sabato 6 gennaio 2007

Edward Gein

Invece di parlare di horror movies, mi e' venuta voglia di raccontare una storia vera, quella di Edward Gein...

17 novembre 1957. A Plainfield (Wisconsin) è notte fonda quando la polizia entra nella cadente Fattoria Gein. Edward, il proprietario, è sospettato del furto in un ferramenta e della scomparsa della titolare, Berenice Worden. Più di una persona ha dichiarato di averlo visto aggirarsi intorno al ferramenta prima del furto.
La casa è nel disordine più totale, immondizia ovunque, buio pesto. Odore di morte e putrefazione. Lo sceriffo Arthur Schley e il suo vice Buck Buttermansi dirigono, armati di pila, ad ispezionare la legnaia vicina al casolare. Nel buio lo sceriffo sente qualcosa che sfrega dall'alto contro la sua giacca, e i due uomini della legge sollevano lo sguardo all'unisono.
Un corpo è appeso a testa in giù tramite dei ganci fissati nel soffitto. Si fa per dire a testa in giù, in realtà il corpo è decapitato e le interiora sono state eliminate tramite uno squarcio sull'addome. Una scena normalissima per una regione dove si dà la caccia al cervo. Soprattutto in novembre, mese della caccia. Ma il vicesceriffo ha capito tutto..quello che penzola sulle loro teste non è un cervo..Buck si sente male e scappa gridando. Non si avvicinerà mai più a quei luoghi. Berenice Worden invece è stata ritrovata.


Interessante, vero? Vegani e non dovrebbero avere qualche elemento su cui riflettere (una pensatrice americana antispecista, Carol Adams, parlerebbe a tal proposito di "referente assente", ma non eccediamo con la cultura); proseguiamo con qualche parola sulla vita di Gein...

Edward Gein nasce il 27 agosto 1906 a La Crosse (Wisconsin). Secondo figlio di Augusta e George Gein [...] Il loro padre ha una personalità molte debole e subisce gli ordini della moglie. Alcolizzato e disoccupato a vita, è del tutto dipendente da lei (Augusta, infatti, manda avanti la macelleria di famiglia con cui i Gein campano).
[...]
Nel 1944 Henry (il fratello maggiore) muore misteriosamente, mentre i due fratelli combattono contro un incendio nel bosco. Informata proprio da Eddie sulla sparizione del giovane, la polizia ritrova il corpo in una zona non interessata dall'incendio, con la testa spaccata. Il fratello minore non viene nemmeno interrogato perché è considerato troppo stupido e timido per compiere un omicidio, i coroner dichiarano addirittura che Henry è morto per asfissia. Caso archiviato.
Edward Gein è finalmente rimasto solo con sua madre. Ma la gioia del giovane durerà poco, una serie di ictus gli portano via anche la madre nel dicembre 1945, lasciandolo solo al mondo.
La stanza di Augusta viene sigillata, con all'interno tutti gli oggetti da lei utilizzati. Edward diventa un eremita e comincia a fare letture "strambe". I suoi preferiti sono i libri di anatomia, i libri sul nazismo e i periodici di avventura (soprattutto quelli sulle usanze tribali dell'Oceania). Alla fine, lettura dopo lettura, Eddie impara bene l'anatomia umana e diventa un esperto nelle tecniche per rimpicciolire le teste, utilizzate nei Mari del Sud.
L'argomento lo ossessiona talmente tanto che farà vedere le sue teste a qualche bambino..ahimè nessuno crederà mai alle storie dei bambini raccapricciati: "Sono maschere di Halloween" dice Edward ai genitori preoccupati, e tutto finisce lì.
Un altro Hobby molto particolare di Eddie: leggere i necrologi sul giornale locale. Dalle necrologie può venire a sapere quando muore qualche donna. Ricevuta la notizia, si reca al cimitero per studiare il cadavere e per placare le proprie curiosità sulle femmine. In sede di interrogatorio Ed Gein ha più volte giurato di non aver mai avuto rapporti sessuali con i morti (a suo dire perché puzzavano troppo), però provava piacere a strappare pelle e parti dei corpi da quei cadaveri.
Gli psichiatri che studiarono il caso, dissero che amava talmente sua madre che aveva bisogno di profanare le tombe per prelevare pezzi di donne, in modo che gliela ricordassero. Quando sua madre morì, non riuscì a resuscitarla come avrebbe voluto e allora cercò delle sostitute. Ne portò una a casa e la mise a sedere al tavolo della cucina. Secondo fonti non ufficiali creò una vera e propria tavolata di cadaveri. Ad altre invece prelevò solo qualche pezzo.
Nell'inventario della polizia figurano crani, scheletri; ciotole e mobilio fatti con ossa; divani, cestini, abat-jour e tamburi rivestiti di pelle umana; teste rimpicciolite; vagine sotto spirito; ciotole piene di nasi; una poltrona con braccia al posto dei braccioli; una collana e una cintura fatte di capezzoli femminili. In un armadio viene ritrovato ciò che ha ispirato la figura di Buffalo Bill ("Il Silenzio degli Innocenti"): abiti in pelle di donna.
Più che di vestiti di pelle, si trattava di veri e propri involucri: Gein li aveva costruiti scuoiando intere parti di donne, aveva quindi cucito insieme i vari brandelli e vi aveva applicato dei lacci per poter indossare il macabro abito. Possedeva le facce, i torsi, le gambe e addirittura riusciva ad applicarsi i genitali femminili. Egli stesso confessò che, nelle notti di luna piena, andava in giro conciato in quel modo, facendo finta di essere sua madre.


Gein viene accusato per le sparizioni di svariate persone, fra il '46 ed il '57, sebbene lui abbia negato qualsiasi responsabilita', ne' si siano mai ritrovati altri cadaveri:

La polizia gli attribuì almeno 15 omicidi ma "Il Macellaio di Plainfield" inizialmente negò sempre tutto. Dopo diversi giorni di silenzio, Eddie cominciò finalmente a raccontare la sua storia orribile, partendo da come aveva ucciso la Worden e accennando alla sua attività tombarola, tramite la quale si procurava le parti di corpi che erano state trovate in casa sua.
Nonostante l'evidenza, dichiarò che tutti i resti presenti in casa sua provenivano dal cimitero locale e che la sua unica vittima era la Worden. Dopo giorni di interrogatorio estenuante, finalmente ammise anche l'uccisione di Mary Hogan. Riconfermando nuovamente il suo stato di trance durante l'omicidio e giurando che lo sparo era partito per caso. In totale Gein confessò quindi due omicidi e il furto di nove cadaveri.
Curiosità: durante il processo, la sua dichiarazione "non ho mai ucciso un cervo" fece stare male molti dei suoi vicini di casa, ai quali Edward spesso offriva carne di cervo da lui cacciato e cucinato. Evidentemente non era cervo.
Edward Gein ha passato il resto della propria vita (circa 26 anni) in un manicomio criminale, dove è morto nel 1984 di cancro, all'età di 78 anni.


Non credo ci sia altro da aggiungere (per la cronaca, la biografia di Gein e' tratta dal sito occhirossi.it), chi vuole riflettere, rifletta...

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