domenica 30 dicembre 2007

Shaun of the Dead

Bellissimo. Evitando di buttare fango sulla inutile e idiota traduzione in italiano, "L'alba dei morti dementi", salto subito al giudizio su un film che mi sono veramente goduto. Shaun of the Dead e' un film fatto molto bene, con una ottima e dinamica regia, che fila giu' liscio e mi ha lasciato soddisfatto e colpito. A ripensarci bene, mi sono reso conto che quello che probabilmente me lo ha reso cosi' gradito e' il mischiare temi e generi differenti, riuscendo ad essere ironico e scherzare con e sui generi stessi, ma allo stesso tempo restando un film che rientra nei canoni di quegli stessi generi riuscendo, a seguirli anche dal versante "serio". Ovvero, mi spiego meglio, e' un bel film di zombies che pero' ironizza e cita tutta la filmografia del genere, allo stesso tempo e' una commedia romantica fatta bene, pur prendendo in giro i cliche di tale genere. In effetti, l'unica nota negativa e' proprio il titolo, che mi faceva supporre qualcosa di demenziale - cosa assolutamente non vera - ma purtroppo noi italiani, mi si permetta una generalizzazione, non capiamo un cazzo e con le traduzioni dei film lo dimostriamo ampliamente...

Tornando al film, e' appunto un mix di generi: il protagonista, appena lasciato dalla ragazza, vuole adoperarsi per riconquistarla - ma proprio in quel mentre i morti cominciano a risorgere nella migliore tradizione romeriana; cosi' si improvvisa eroico salvatore di amici ed ex-fidanzata. Questo per sommi capi. Appunto, il riferimento principale e' la trilogia di Romero e, ribadisco, pur prendendo spunto con ironia e riuscendo quindi a far sorridere, resta comunque un bel film di zombie; sia per il ritmo, sia per la regia, sia per gli effetti speciali. Veramente piacevole, riesce a stare a cavallo fra commedia e horror senza eccedere da nessuno dei due versanti. Penso che me lo rivedro' entro breve, anche perche' e' infarcito di citazioni e richiami (ad altri film, a videogames, a personaggi televisi principalmente inglesi) e dunque probabilmente piu' lo si guarda piu' si colgono particolari deliziosi. Consigliato vivamente!

domenica 9 dicembre 2007

The Evil Dead

Oggi ho recuperato una (grave) lacuna, rimettendo ordine nella filmografia di Sam Raimi. Infatti mi sono reso conto che mi mancava il primo "La Casa" (The Evil Dead) e non avevo ben chiaro che film fosse. Infatti, il primo episodio, (uscito nell'81) e' stato poi in parte ripreso per il secondo The Evil Dead II; in effetti, la situazione e' un po' strana, dato che questo secondo episodio e' in pratica una sorta di remake del primo, fatto quando a fronte del successo ottenuto da The Evil Dead, Raimi ha potuto accedere a un budget piu' cospicuo, e cosi' ha prodotto qualcosa a meta' fra un seguito e un rifacimento, pensato esplicitamente per sfociare in The Army of Darkness (L'Armata delle Tenebre), terzo episodio della saga.


In totale, non avevo ben chiaro tutto questo, oggi ho recuperato e oltre a scoprire queste note di produzione e biografiche, mi sono goduto lo splendido principio della trilogia, The Evil Dead. E sono rimasto davvero molto impressionato, anche pensando allo scarso budget a disposizione; il film e' davvero avvincente, gli effetti splatter ottimi e abbondanti, regia e fotografia mi hanno molto impressionato. Onestamente non ne capisco molto di cinema, pero' potrei spingermi a supporre che Sam Raimi sia stato uno dei primi (guardando la data della pellicola) a usare inquadrature cosi' tanto dinamiche in film thriller e horror, con frequente uso di riprese in prima persona. E, diversamente dalla linea intrapresa nelle successive pellicole, The Evil Dead e' - diciamo - seriamente horror, non presenta smaccatamente quella vena da commedia che poi e' esplosa nell'Armata delle Tenebre... da questo ne segue che questo film, se guardato (come ho sperimentato!) da soli e al buio, riserva davvero delle belle emozioni! Anche se bisogna notare come comununque un sottile senso umoristico sia sempre presente... ad esempio nelle continue "torture" del protagonista Ash, al quale viene spruzzato in faccia ogni genere di liquido, fra sangue e poltiglie varie.


Davvero un ottimo film, credo anche migliore dei due successivi (che pero', ribadisco, prendono una dimensione differente e forse non sono troppo confrontabili), con tanta suspance e abbondanti sbudellamenti. Vivamente consigliato!

sabato 10 novembre 2007

Strange Days

Sara' colpa della senilita', o piu' semplicemente della pigrizia - comunque finisce spesso che invece di trovare nuove cose stimolanti da vedere, mi rifugio invece in film gia' visti. Cosi' alla fine mi sono riguardato Strange Days. Niente di male, intendiamoci; infatti il film e' davvero bello, e dunque valeva la pena riprenderlo e goderselo nuovamente. Peccato solo conoscere gia' trama e colpi di scena, ma poco conta dato che il punto di forza stia nelle atmosfere oscure e disperate che crea. In puro stile cyberpunk, di quello piu' realistico e meno fantascientifico. In effetti queste sono davvero le ambientazioni che trovo piu' stimolanti, perche' - come in questo film - mischiano critica all'essere umano (nel disegnare un mondo futuro dominato da violenza ed egoismo portati all'estremo, nulla di troppo lontano dal reale...), tecnologia avanzata ma non irreale, e ambientazioni metropolitan-degradate affascinanti. E infatti dopo queste riflessioni mi sa che rileggero' Neuromancer di William Gibson, per rifarmi un bel viaggio in queste atmosfere.


Ma tornando al film, devo ammettere che molto influisce sul mio giudizio la presenza di Juliette Lewis, che trovo sempre splendida. Lungi da me apparire come un teenager che si fissa su qualche star riempiendosi di poster in cameretta e fotografie nel diario (fortunatamente, non lo facevo neppure quando adoloscente lo ero davvero), pero' per Juliette faro' una piccola eccezione dato che trovo il suo sguardo magnetico e credo abbia un fascino davvero particolare. Peraltro nel film sono molto belle le scene in cui canta (fra l'altro, non in playback), ed infatti al momento credo si stia dedicando anche alla musica. In fondo, il cinema e' fatto per emozionare; e allora, ogni tanto mi concedo anche io di restare affascinato da qualche bella attrice.

sabato 3 novembre 2007

Monty Python's Meaning of Life

Bene, per spezzare un po' il flusso di orrore e sangue, mi sono rivisto Il Senso della Vita dei Monthy Python... ovviamente, solo il termine geniale offre un giudizio completo sul film. Non ne parlero' piu' di tanto, volevo solo riportare qualcosa che credo sia davvero blasfemo oltre ogni limite (intendo limite accettabile dal cattolico bigotto medio), ovvero la canzone Every Sperm is Sacred. Piccolo riassunto per chi, onta su di lui, non abbia visto la pellicola in questione; si tratta dell'episodio in cui un povero operaio, tipico appartenente al lumpenproletariat negli slums inglesi della rivoluzione industriale, deve annunciare alla sua famiglia composta da decine di figli (essendo lui cattolico) che ha perso il lavoro, e dunque e' costretto a vendere tutta la prole per esperimenti scientifici. E per spiegare come mai sia arrivato al punto di avere cosi' tanti figli e non poterli mantenere, canta questa canzone incentrata sui precetti cattolici.



There are Jews in the world.
There are Buddhists.
There are Hindus and Mormons, and then
There are those that follow Mohammed, but
I've never been one of them.

I'm a Roman Catholic,
And have been since before I was born,
And the one thing they say about Catholics is:
They'll take you as soon as you're warm.
You don't have to be a six-footer.
You don't have to have a great brain.
You don't have to have any clothes on. You're
A Catholic the moment Dad came,

Because

Every sperm is sacred.
Every sperm is great.
If a sperm is wasted,
God gets quite irate.

Every sperm is sacred.
Every sperm is great.
If a sperm is wasted,
God gets quite irate.

Let the heathen spill theirs
On the dusty ground.
God shall make them pay for
Each sperm that can't be found.

Every sperm is wanted.
Every sperm is good.
Every sperm is needed
In your neighbourhood.

Hindu, Taoist, Mormon,
Spill theirs just anywhere,
But God loves those who treat their
Semen with more care.

Every sperm is sacred.
Every sperm is great.
If a sperm is wasted,
God gets quite irate.

Every sperm is sacred.
Every sperm is good.
Every sperm is needed
In your neighbourhood!

Every sperm is useful.
Every sperm is fine.
God needs everybody's.
Mine! And mine! And mine!

Let the Pagan spill theirs
O'er mountain, hill, and plain.
God shall strike them down for
Each sperm that's spilt in vain.

Every sperm is sacred.
Every sperm is good.
Every sperm is needed
In your neighbourhood.

Every sperm is sacred.
Every sperm is great.
If a sperm is wasted,
God gets quite iraaaaate!


Piccola riflessione a margine: quei geniacci dei Python potevano produrre cose del genere nel 1983, prendere per il culo cosi' pesantemente la religione, e fare anche successo. Oggi invece siamo in un clima di odio razziale e religioso totalizzato e totalizzante. C'e' chi lavora duramente per diffondere l'idea che musulmano=terrorista incitando a ronde e spedizioni punitive contro tutti gli stranieri; di contro, chi fa una vignetta su Maometto rischia di essere sgozzato nel sonno. E il papa detta l'agenda politica al parlamento italiano, decidendo cosa sia giusto o meno per tutti noi. Probabilmente oggi un film cosi' (o come Brian di Nazareth) difficilmente sarebbe stato prodotto. Decisamente, la nostra societa' si sta involvendo. Che tristezza.

martedì 30 ottobre 2007

August Underground + Flowers of Flesh and Blood

Allora, ho recuperato qualche film nuovo. Ho letto un po' di recensioni, ho visto qualche pezzo, ma non li ho ancora visti per intero. E non solo per mancanza di tempo, ma anche perche' cercavo un momento adatto, e mi sono anche voluto prendere qualche momento per decidere se vederli davvero o meno. Si tratta di pellicole davvero ultra-gore, dove il senso di raccapriccio raggiunge limiti estremi, e di contro la struttura narrativa e' minima. Insomma, piu' che di film si tratta di vere e proprie gallerie degli orrori.

I primi due film sono August Underground e August Underground's Mordum, due film della ToeTag Pictures - piccola compagnia che si occupa principalmente di effetti speciali splatter. Uno il seguito dell'altro, raccontano con molta semplicita' le attivita' di un pazzo maniaco - e le sue imprese - nel modo piu' realistico possibile. E infatti e' tutto ripreso, volutamente, con una videocamera in modo simil-amatoriale, seguendo la trama secondo la quale a filmare sia il fidato amico del maniaco in questione, che lo accompagna nelle sue gesta. Ma appunto, la trama e' inesistente; si tratta solo delle varie attivita' svolte dal protagonista, e non ne nomino nessuna, anche perche' sono davvero ma seriamente raccapriccianti (soprattutto nel secondo film, dove e' presente anche un personaggio femminile che accompagna il protagonista).


Il terzo film e' invece giapponese, Flowers of Flesh and Blood. Fa parte della serie Guinea Pig, una serie di corto e medio-metraggi dedicati allo splatter estremo. Anche in questo caso, di trama non ce n'e' molta; un pazzo, vestito da guerriero samurai, dopo aver rapito e narcotizzato una ragazza, la lega al letto e pian piano la seziona, declamando fra un pezzo e l'altro delle specie di poesie. Girando in internet ho trovato come curiosita' che Charlie Sheen, avendo per caso visto questo film, abbia pensato si trattasse di un vero snuff, e abbia coinvolto l'FBI!


In effetti il punto in comune di tutti questi film e' il fatto di essere davvero vicini (volutamente) all'essere degli snuff movie: poca trama, molto realismo, solo violenza e perversione. Peraltro, la violenza ed il realismo sono davvero riusciti, perche' sopratutto per i prodotti della ToeTag e' difficile dire che si tratti di film splatter e non di realta'... Ecco, allora il dubbio che mi assale e' semplice: perche' vedere questo materiale? Intendo dire, personalmente sono appassionato soprattutto dei prodotti che sono ricchi di ironia e spunti (come quelli targati Troma), e riconosco che molti horror e splatter piu' "seri" sono opere artistiche che costruiscono una struttura narrativa per creare nello spettatore quelle sensazioni forti di suspance, spavento etc. Ma in questo caso non c'e' nulla. Solo iper-realismo, e un susseguirsi di scene sempre piu' raccapriccianti. E non so cosa dovrei provare nel vederle. Apprezzare il lavoro umano dietro gli effetti speciali? Calarmi nel realismo dei film e restare sconcertato da quanto possa arrivare a fare l'uomo? Rimanere affascinato dalla perversione fine a se stessa? In tutta onesta' non lo so ancora bene... spero solo che tutta questa cornucopia di violenza non mi lesioni troppo il cervello - e soprattutto non abbia l'effetto negativo di generare confusione fra cio' che e' reale e cio' che non lo e', oppure farmi sviluppare una certa insensibilita' verso la violenza stessa.

Su questo ultimo punto aggiungo una sola riflessione. Perche' credo che, al contrario del rischio di cui ho timore, splatter e horror possano essere uno strumento per il recupero del contatto. Del contatto con la nostra parte vera: quella carnale, quella materiale, quella della vita e della morte. Viviamo in contesti sempre piu' asettici e lontani da tutto quello che appartiene alla nostra natura. Recuperare - e conoscere - un livello piu' terreno credo sia una cosa buona, intendo dal punto di vista educativo. E non certo per spingere alla violenza, o per incitare in alcun modo all'amore per il sangue (altrui) ma al contrario per costruire un giusto equilibrio con certi aspetti della nostra vita, che possiamo forse nascondere (e lo facciamo) ma non certo eliminare. Per intenderci: mi stanno abbondantemente sul cazzo quelli che mi dicono di "non voler vedere" cosa accade nei macelli - perche' e' violento, e la gente non e' abituata a vedere la violenza vera. Io non ho schifo a vedere animali scannati, massacrati, aperti e sanguinanti. Ed e' per questo che ho il coraggio di affrontare la verita', e fare le mie scelte. Accetto la violenza, perche' e' reale. E la combatto, nel mondo reale, cosi' quanto invece la apprezzo nelle forme artistiche. Vai a capire se e' una cosa sana, oppure se ho problemi in testa - ma cosi' e', e questo e' quanto.

venerdì 5 ottobre 2007

Re-animator

Mi e' capitato di sbattere contro un paio di pellicole difficili, che mi stanno causando qualche problema. Ma ne parlero' piu' avanti. Per questo, l'altra sera mi sono cercato una pellicola "leggera", e cosi' mi sono visto Re-Animator, film dell'85 basato su un racconto di Lovecraft, Herbert West: Reanimator.


In effetti non avrei molto da segnalare su questo film, che non mi pare avere particolarita' rilevanti. Uno splatterino molto a modo, che fila via liscio liscio, risultando granguignolesco quanto basta per dare soddisfazione e tanto ironico e spiritoso da rendere la visione piacevole. Consigliabile per una piacevole serata di relax. Piu' che altro, ho voluto scriverne per la soddisfazione di poter nominare H. P. Lovecraft, e lasciare traccia di questo grande autore sul blog. E questo mi ricorda che dovrei leggere molto piu' di quanto stia facendo adesso (ovvero, molto ma molto poco).


Comunque sia, il racconto originale di Lovecraft non e' neanche uno dei migliori, ma probabilmente e uno di quelli che ben si presta a trasposizioni cinematografiche, soprattutto se in chiave splatter. D'altronde immagino che non sia per nulla facile riportare in formato cinematografico le dimensioni oniriche legate al culto di Cthulhu e il senso sottile di angoscia e di incubo che permeano molti dei migliori scritti di Lovecraft. Anzi, direi che sarebbe anche inutile, scrittura e cinema sono due cose diverse, e bisognerebbe saper apprezzare le possibilita' comunicative di ciascun mezzo senza per forza dover pensare a far passare le storie da uno all'altro. Tutto questo giro di parole, semplicemente per consigliare caldamente la lettura delle opere lovecraftiane. Io vedro' di rileggermi qualcosa nottetempo.

venerdì 28 settembre 2007

Event Horizon

Mi sono rivisto - un'altra volta - Event Horizon (in italiano, "Punto di non ritorno"), un film che credo sia abbastanza sconosciuto e di poco successo... eppure a me e' piaciuto davvero molto, lo rivedo sempre volentieri, e ogni volta godo come la prima volta dell'atmosfera che crea...


E' una bella pellicola a cavallo fra l'horror e la fantascienza, basata su una trama forse non troppo originale ma comunque ben sviluppata. Dopo molti anni, riappare dal nulla un vascello spaziale sperimentale; uno sventurato equipaggio esperto in recupero parte per raggiugerlo, insieme allo scienziato che lo aveva progettato... per scoprire man mano una serie di cose sempre piu' inquietanti. La nave spaziale (il cui nome e' appunto Event Horizon) ha infatti un motore basato sulla creazione di un buco nero che le dovrebbe permettere di compiere viaggi da una parte all'altra dell'universo - con poco successo vista la sparizione del vascello dopo il primo viaggio.
In un crescendo di atmosfere molto thrilling l'equipaggio di recupero si rendera' conto di come la nave sia in qualche modo viva e si ribelli al loro tentativo di ritornare verso il pianeta Terra... e sopratutto nel corso del film diventa chiaro dove sia saltata la nave dopo il primo viaggio attraverso il buco nero, ovvero in una dimensione di buio e sofferenza... ovvero l'Inferno. Detto cosi' puo' far sorridere, ma ribadisco: la trama e soprattutto le atmosfere, le scenografie, la fotografia scura ed il crescendo di suspance mi hanno fatto amare molto questo film.

L'Event Horizon e' costruita ottimamente, ed il motore a buco nero e' fatto davvero bene; ed il tocco finale sono gli spezzoni di filmati registrati dalla dimensione degli Inferi... e pensare che alcune scene sono anche state tagliate, dunque immagino che nell'originale director's cut ci sia un briciolo in piu' di scene splatter (prima o poi faro' l'investimento del cofanetto originale). Anche il cast mi pare azzeccato e la recitazione ben riuscita... a partire dal capitano, Laurence Fishburne - il buon vecchio Morpheus di Matrix (in questo caso, con tutti i capelli).


Non so, di sicuro io non sono un esperto e non mi intendo di cinema, pero' non capisco perche' questo film sia rimasto sconosciuto e senza fama. A me pare che chi apprezzi film sul genere di Aliens non possa non trovare molto bella anche questa pellicola, mi sento di paragonarle tranquillamente sia per atmosfera sia per scenografie e fotografia. Unico appunto, mi spiace si getti una luce cosi' negativa sugli Inferi - probabilmente non sono un posto cosi' brutto dove stare...

mercoledì 26 settembre 2007

Monty Python's Life of Brian

Giusto per deviare dai soliti film splatter, mi sono visto qualcosa di tutt'altro genere... veramente sublime, "Brian di Nazareth" (Life of Brian) dei Monty Python - storico gruppo inglese che probabilmente rappresenta l'apice dello humor non-sense.


La cosa che mi ha colpito e fatto riflettere - considerando il periodo di ritorno del fanatismo religioso, in cui papa, pretaglia varia e i cosiddetti teo-dem (bah, c'e' sempre qualche nuovo termine idiota per identificare le solite vecchie idiozie...) mettono bocca su tutti gli aspetti della nostra vita privata, e purtroppo spesso avendo anche una notevole influenza concreta - e' come questo film del 1979 abbia potuto essere prodotto e diffuso tranquillamente... perche' e' davvero dissacrante, e immagino per molti proprio blasfemo. Il bello e' che non e' solo dissacrante nei confronti della religione, ma anche verso certa "sinistra rivoluzionaria" della quale inquadra direi perfettamente vizi e cliche. Infatti il protagonista, Brian, si unisce al fantomatico "Fronte Popolare di Giudea", gruppo rivoluzionario anti-romano in perenne lotta con tutti gli altri gruppi rivoluzionari e che basa la sua azione su lunghi dibattiti cervellotici prima di decidere qualsivoglia cosa... beh, mi sono sentito perfettamente dipinto nelle tante attivita' politiche in cui mi sono imbattuto nella mia vita!

Comunque nel corso del film si illustra, come dicevo, in modo esemplare l'idiozia della religione... Brian diventa infatti un messia per errore, pur dicendo cose senza senso e cercando di allontanare la folla che lo segue - con poche pennellate cinematografiche i Python dipingono esattamente la verita': la gente (mh, "la massa") pur di non pensare con la propria testa e' disposta ad accettare qualunque cavolata pur di affibbiare a qualcuno il ruolo di guida, spirituale o meno, e alienarsi il diritto (dovere?) a scegliere e riflettere in proprio. Ma anche la scena iniziale della lapidazione di un sacrilego (reo di aver pronunciato il nome di Geova) e' una brillante presa per i fondelli dei principii comuni a tutte le religioni...

E per finire, mi sono letterlamente spanciato per la fine; in cui mentre Brian e' in croce, le voci fuori campo degli autori discutono sul da farsi, dato che se il protagonista muore non potrebbero fare il seguito del film... come risposta a varie ipotesi per farlo rivivere nel sequel, arriva l'ultima proposta: "e se lo facessimo morire e poi risorgere dopo tre giorni?" "Naaaa, chi crederebbe ad una storia del genere?"


Credo sia davvero uno dei film piu' geniali, colti e divertenti che abbia mai visto - anzi mi vergogno di non averlo mai visto prima... ma dato che non e' mai troppo tardi, mi allieto di aver rimediato a questa carenza. Ed ora torno agli splatter di poco spessore culturale...

martedì 25 settembre 2007

Ritorno


Nuntio vobis, gaudium non maximum, remeatus sum... ex obscuritate? ex inferis? ex quid?? nescio... sed vobis magni momenti non sit puto...
Ma, tralasciando la cara lingua mortis, volevo solamente riprendere a scrivere su questo blog... di sicuro le sane nottate invernali cariche di buio e nebbia mi faranno apprezzare il restare rintanato nel mio covo, passando la notte davanti al computer. Sempre usando questo strumento non tanto come specchio personale di tutto cio' che e' represso e che risulta piu' facile buttare in rete, in pasto a branchi di sconosciuti, il tutto mediato dall'immaterialita' del mezzo... non ho mai apprezzato molto questo utilizzo di internet, resto fermamente dell'idea che i miei problemi e le mie emozioni siano mie e soltanto mie, e difficilmente troverei utile discuterle con degli estranei. Magari ne approfittero' invece per qualche riflessione piu' o meno politica, piu' o meno legata al veganismo, e comunque piu' o meno inutile. Piu' che altro, volevo riprendere il filo abbandonato, e dedicarmi a cercare - e trovare - stimoli interessanti... musica, film, qualsiasi cosa... mi farebbe sempre piacere che mi arrivassero segnalazioni utili, in fine dei conti mi pare molto piu' utile mirare alla condivisione della conoscenza, in modo da scoprire cose che in altri modi non arriverei mai a vedere. Ad maiora.

lunedì 12 marzo 2007

Suicidal Tendencies

Siamo in una delle tante cuspidi negative di depressione. Beh, che dire - ci si abitua. C'e' di buono che certi stati d'animo predispongono meglio ad apprezzare alcuni tipi di comunicazione. Ad esempio, quella in cui mi trovo e' la condizione tipica in cui mi ricordo di amare i Suicidal Tendencies. Per i suoni, cosi' metal ma con dentro tutta la tradizione - e l'attitudine - dell'hardcore. Per i testi, che una volta interiorizzati sembrano entrare in perfetta risonanza con quel misto di rabbia, sconforto e depressione che probabilmente si trova sul fondo dei cuori di tutti. Per la voce incredibile di Mike Muir, cosi' tagliente, assurda, potente.

E questa sera, pensavo ad una canzone in particolare. How will I laugh tomorrow... when I can't even smile today. Solo il titolo mi pare una piccola poesia. E lo e' di sicuro; se per poesia si intende, come credo giusto fare, quelle forme di comunicazione che con poche righe o con qualche nota riescono a evocare e creare una immagine complessa, a rendere chiara una sensazione o un sentimento che magari sembrerebbe impossibile da spiegare con mezzi piu' razionali. Beh, in particolare stavo ripensando alla versione heavy emotion di questa canzone - si trova sull'EP Feel like shit... deja vu (bello anche questo di titolo, no?). Magari, anzi probabilmente, ad altri non suscitera' tutto quello che suscita a me. D'altronde credo che molto spesso una canzone o un gruppo restano nel cuore perche' legati ad un momento, ad un periodo particolare, al contesto in cui sono riusciti a comunicarci qualcosa... magari per una serie di casualita'. Comunque sia, questa versione semi-acustica mi sfonda davvero i ventricoli - ma anche l'originale elettrica e' in grado di devastarmi il cuore...

Here I sit and watch my world come crumbling down
I cry for help but no one's around
Silently screaming I bang my head against the wall
It seems like no one cares at all
Always an emotion, but how can I explain
How can I explain
Kind of like the scent of a rose
With words I can't explain
The same with my pain
Caught up in emotion-Goes over my head
Goes over my head
Sometimes I got to think to myself is this life or death
Am I living or am I dead
The clock keeps ticking but nothing else seems to change
Problems never solved, just rearranged
And when I think about all the times that I've had
So few good-So many bad
I search for personality and I look for things I can not see

Love and peace flash through my mind
Pain and hate are all I find
Find no hope in nothing new
Never had a dream come true
Lies and hate and agony
Thru my eyes that's all I see
If I'm gonna cry
Will you wipe away my tears?
If I'm gonna die
Lord please take away my fear
Before I drown in sorrow
Last thing that I'll say
How will I laugh tommorow
If I can't even smile today


La propria sofferenza e' come il profumo di una rosa, le parole di certo non la possono spiegare? Puo' sembrare banale (certamente altri hanno espresso questo stesso concetto in maniera molto piu' alta), so solo che adesso ho nelle orecchie questo, e nulla mi pare piu' vero di questo semplice verso...

lunedì 19 febbraio 2007

Purification

Me misero, purtroppo e' molto poco il tempo libero che mi ritrovo ad avere in questo periodo... cosi' anche la mia ricerca di nuovi stimoli, splatter e meno, resta un po' ferma. Qualcosina comunque si muove - la scorsa settimana ho scoperto gli Asesino, nati dalla formazione dei Brujeria, e ne sono molto entusiasta (ah, Alex, se ripassi da queste parti sappi che il merito e' del video che hai messo sul tuo spazio myspace). Magari ne riparlo piu' avanti. Il punto dove volevo arrivare e' che, avendo poco tempo, ne approfitto per scrivere qualcosina su ricordi del passato, invece che su spunti per il futuro. Sempre nella speranza che quello che risulta essere il mio passato possa rappresentare il futuro di qualcun'altro - in ultima analisi, la speranza che credo comune a tutti gli esseri umani, e' quella che la propria vita serva pur a qualcosa...

I simpatici virgulti in questione sono un vecchio gruppo romano, i Purification. Per chi si muove almeno un poco nella scena hardcore, dovrebbero essere un nome noto. Colonna portante della Roma Straightedge Legion, sono stati uno dei gruppi di punta, e non solo in Italia, del movimento vegan sXe... con tutto l'amore possibile, io straightedge non lo sono, ma ho sempre portato molto rispetto per chi vive le proprie scelte in maniera coerente e non solo come una moda, come se le scelte al cambio di stagione si potessero mettere in un armadio al pari di un cappotto ormai fuori trend...

A parte le considerazioni personali - che discendono dalla stima che ho per quel simpatico coatto romano del cantante, con il quale mi sono intrattenuto alcune volte negli anni passati - il piacere maggiore mi deriva dal potermi ascoltare del sano hardcore che poco ha a che fare con le origini punk, pur mantenendone la potente attitudine, mentre invece molto deve agli Slayer. Ormai credo sia abbastanza comune nel mondo hardcore sentire gruppi new school che sono ormai oltre la linea del death e talvolta del black metal, ma e' giusto ricordarsi di chi queste cose le faceva per primo... e quindi onore ai Purification - e io continuero' a canticchiare ogni tanto sotto la doccia Legion... Herald of new dawn e riascoltarmi di tanto in tanto altri taglienti brani come Warpaint... sempre ricordando l'impegno profuso dai non-piu'-giovanissimi musicisti nella causa vegana. Chi non li conosce, farebbe un gran bene a recuperare un po' di materiale.

PS: visto che li ho nominati - si, gli Slayer hanno influenzato tutto l'HC moderno, ma il bello e' che, volendo, loro sono comunque un gruppo HC meglio di tutto quello che si puo' trovare in giro al momento! Riprova ne e' l'album Undisputed Attitude, composto solo da cover di gruppi punk e hardcore degli anni '80... un disco davvero, ma davvero, fenomenale. Le cover dei Minor Threat da sole ne valgono l'acquisto. Fine dei consigli pubblicitari...

mercoledì 7 febbraio 2007

Poultrygeist

L'ultima cosa di cui avevo scritto era la Troma... beh, capita proprio che sia appena incappato nella loro ultima produzione - e spero di riuscire a rimediarla in DVD al piu' presto - che pare sia molto vegan-oriented: Poultrygeist (Night of the chicken dead)

La trama ha piu' o meno a che vedere con un fast food sorto su un antico cimitero indiano... da qui in poi - e lavoro di immaginazione - deve essere un delirio di polli non-morti, squartamenti al bancone degli hamburger, cannibalismo eccetera... insomma, la solita opera d'arte Troma.
Non sono sicuro sia esplicitamente pro-vegan (ma quasi sicuramente molti elementi ci sono), quello che invece ho letto e' che al film ha contribuito anche la PeTA e di certo e' un bell'attacco all'industria dei fast-food. Immagino anche quanta della solita deliziosa ironia ci sia nel lungometraggio, l'unica cosa che per ora ho visto e' la frase nella homepage (inutile sottolinearlo ancora, collegata a cannibalismo e veganismo):

Humans... the other white meat.
Unless you're black. Then it's dark meat.
Or if you're asian. Then it's yellow meat.
Or if you're native american. Then it's red meat.
(well... you get the idea)


Se questo non e' geniale, non so che altro dire! Per ora aspetto di poter fare una gita da Bloodbuster per vedere se per caso sul mercato estero esce subito in DVD... nel frattempo il sito del film e' www.poultrygeistmovie.com dove ci sono un po' di info, il trailer, foto et connessi. Speriamo di recuperarlo presto.

martedì 30 gennaio 2007

Troma

Una piccola introduzione a una grande casa di produzione cinematografica, la Troma. Grande ovviamente per i contenuti e per i risultati, perche' in concreto e' una piccola realta', che ha prodotto decine di film low-budget, tutti incentrati su sangue-budella-sesso-ironia. La pellicola fondamentale, che tutti dovrebbero aver guardato almeno una volta nella vita, e' The Toxic Avenger (Il Vendicatore Tossico) - in effetti e' una serie di film, arrivati al quarto episodio (credo sia in lavorazione un quinto capitolo). Anzi, direi che The Toxic Avenger IV - Citizen Toxie sia forse il piu' indicato da cui cominciare; credo semplicemente perche' mentre il primo Toxic era davvero a basso costo, giunti al quarto capitolo (con un bel po' di notorieta' in piu', ergo piu' soldi da spendere, ma non meno ironia e gusto per il b-movie style) e' un capolavoro. Su tutti i fronti; ironia verso tutto e tutti, ritmo del film, sangue e budella di ogni genere, citazioni colte e meno, cameo di eccezione. D'altronde cosa altro si puo' dire di un film in cui appare come comparsata Egli, l'Immortale, Lemmy dei Motorhead? E poi, dove il sindaco della citta' di Tromaville e' interpretato dal buon vecchio Ron Jeremy (e se qui, ancora una volta, ignorate chi sia, cercate qualche foto in rete e che Satana mi e vi fulmini se non lo riconoscete!). E potrei non nominare la lunga sequenza della festa - terminata nel sangue, inutile dirlo - girata nella famosa Playboy Mansion (famosa per altre feste, che evidentemente - credo! - non finiscono allo stesso modo)? Insomma, ogni volta che parlo con trasporto di qualcosa, vorrei raccontarne tutti i contenuti, ma se non avete mai visto questo film, mehercule!, prendetevi una nottata libera e godetevelo... come sempre, per gli amici dotati di un briciolo di sensibilita' antispecista, c'e' anche la possibilita' di apprezzare scene ultra-splatter, con ambientazione un macello, che a me danno sempre l'impressione di essere velatamente pro-veganismo.

Comunque, il genio di Lloyd Kaufman, regista del film nonche' fondatore della Troma, non si e' fermato qui, anche se Toxie rimane il suo personaggio di punta. Beh, non saprei da dove partire perche' di altri film targati Troma ce ne sono una valanga, e anche io sto cercando di recuperarne il piu' possibile. Per la mia personale esperienza, posso consigliare alcuni titoli gustosi come "Killer Condom" (serve una sinossi???), "Cannibal - the musical", "Class of Nuk'em High", "Surf Nazis Must Die" e lastbutnotleast (ao' quanto siamo anglofonizzati...) "Tromeo and Juliet" (questo e' proprio da vedere, giusto per capire come si possa rendere bene ed attuale un'opera d'arte shakespeariana attraverso un film a basso budget... certo che poi anche Shakespeare era molto vicino ai contenuti classici della Troma, d'altronde come recita lo slogan di copertina del film "Body Piercing, Kinky Sex, Dismemberment. The Things That Made Shakespeare Great").
Per ora mi fermo qui, ma sarebbe cosa molto gradita avere riscontri e scambi di opinione sui film della Troma, anche per poter andare a caccia dei pezzi migliori.


ps: mh, non sordo al richiamo dell'Angelo Caduto, ho deciso di avviare una grande campagna di opinione destinata a rivoluzionare il mondo, Veganize Satanism. Accorrete, partecipate, usate il banner. (risposta anticipata per chi arrivasse con un "ma non hai nulla di meglio da fare nella vita?" - si, ho molto di meglio da fare, e lo faccio abbondantemente in altri momenti...)

lunedì 22 gennaio 2007

Macabre

Bello sapere che ci si puo' ancora imbattere in qualcosa che possa colpire, emozionare, lasciare il segno - ovvero, sapere che ci si puo' ancora innamorare. Non sempre e' scontato. Questa euforia dal fatto che ho scoperto un gruppo, e me ne sono felicemente invaghito. Loro sono i Macabre, sono in attivita' dalla fine degli '80 ma (mea maxima culpa) li ho sentiti per la prima volta in questi giorni. Fenomenali. Paranoici. Tecnicamente eccellenti. Sono un trio di disturbati mentali che incentrano tutta la loro opera musicale sulle gesta di serial killer, cannibali et assassini vari, con liriche a meta' fra il narrativo, il comico et dissacrante. Musicalmente sono uno strano crogiuolo: fra death metal e grind, hanno un sacco di inserti assurdi con melodie fuori luogo e riprese di temi famosi o di canzoni per bambini; voce molto bella, che salta dal classico growl ad uno strillato paranoico (non saprei classificarla, mi ricorda dei vecchi dischi dei Vio-lence). I pezzi piu' veloci mi ricordano i validissimi Zeke. Suoni ottimi e ben prodotti - soprattutto mi ha colpito il bel drumming feroce ma sempre molto chiaro e pulito. E fin qui va bene, volevo far finta di essere un recensore di Metal Hammer (esiste ancora? Io lo compravo quando era quasi tutto una traduzione della versione estera...), andiamo oltre e passiamo al sangue e alla paranoia, che sono poi le cose piu' interessanti (ovviamente).


Quando ho scaricato (uh, pardon, acquistato in un negozio ben controllando prima che ci fosse il bollino SIAE) l'album Sinister Slaughter sono rimasto affascinato, quando mi sono reso conto che ogni singola canzona era dedicata ad un serial killer diverso... un viaggio allucinante, fra l'altro ricco di spunti e stimoli, dato che i Macabre si rifanno sempre e solo a storie vere (navigare in rete leggendosi vite di necropedofili cannibali e' sempre un buon hobby, no?). Forse ancora piu' affascinante l'album Dahmer, una sorta di concept album su Jeffrey Dahmer (aka il mostro di Milwaukee), dove ogni pezzo si occupa di sviscerare - non a caso... - un aspetto del celeberrimo cannibale pluriomicida. Sempre comunque con un sacco di humor bizzarro; assolutamente da sentire Jeffrey Dahmer And The Chocolate Factory, rifacimento del tema originale della Fabbrica del Cioccolato - Oompa Loompa Doopity Doo!

Oompa loompa doopity doo
Jeffrey's stirring up some chocolate for you
Oompa loompa doopity dee
He worked at the Ambrosia Chocolate Factory
What would you bet Jeffrey guzzled down meat
Eating a bunch of the fellas he'd meet
If Jeff was a cat
And men were the rats
What do you think would come of that
I don't like the looks of it

Oompa loompa doopity dah
Jeffrey loved eating men from gay bars
And he lived in happiness too
Like the Oompa Loompa Doopity doo
Doopity doo


Siccome alla fine sono un bacchettone vegan-satanista, ci vuole sempre lo spazio per la riflessione e per gli spunti intellettuali. Dunque, se non conoscete la vita di Dahmer, razzolate per la rete in cerca di informazioni (comunque vorrei scriverne anche io con piu' calma); perche' tanto interesse? Ma sempre per gli interessanti elementi di contraddizione che forniscono coloro che squartano esseri umani, soprattutto se poi se ne cibano anche. Tanto stupore e ribrezzo per persone che alla fine fanno quello che noi (mh, anzi, gli altri) fanno agli animali ogni giorno. Una cosa carina della vicenda di Dahmer e' il fatto che su molte delle sue vittime faceva degli esperimenti: praticava loro dei fori nel cranio per poi versare dentro acido o acqua bollente; pare che questa pratica dovesse portare a "bruciare" la parte superficiale del cervello, rendendo cosi' la persona uan sorta di zombi, con la coscienza annichilita, in pratica una bambola per gli scopi sessuali di Dahmer. Mh. Operazioni e strumenti di costrizione, per piegare la volonta' di un essere vivente alle nostre necessita'. Ricorda nulla? Il principio e' effettivamente lo stesso applicato a tutti gli animali "da reddito" che infatti devono essere domati e schiavizzati con vari strumenti e pratiche (taglio delle corna, taglio del becco, castrazione etc.) affinche' possano servire al meglio gli interessi del padrone. E questo succede ogni giorno. E gli esseri viventi coinvolti sono milioni. Ora, ci si puo' davvero disgustare se il povero Jeffrey voleva provare a costruirsi degli amichetti docili con cui fare sesso? Dal mio punto di vista etico non vedo alcuna differenza con chi si compra un cane tipo pitbull perche' fa figo (soddisfazione del proprio bisogno edonistico) e poi lo tortura a suon di collari a strozzo o collari elettrici per cambiare la sua naturale personalita' (che poi ovviamente non e' cattiva, sarebbe solo naturale che stesse in liberta' e non in un appartamento di qualche decina di metri quadri...).


Finito lo spazio dell'editoriale, torno al gruppo. Perche' di dischi ne ha fatti diversi altri, e valgono tutti la pena di essere ascoltati, trasudano perversione e paranoia... e sono pieni di tante piccole gemme, come ad esempio Hey Laurie Dann che risulta essere una sorta di cover di Hey Joe piena di accelerazioni e rallentamenti (e ovviamente il testo riadattato narra di una serial killer), come gia' scritto sopra in questo caso mi vengono in mente molto gli Zeke. Null'altro da aggiungere, consiglio di cuore l'ascolto di questi decerebrati.

domenica 21 gennaio 2007

San Culamo

Periodo difficile - oggi, approfittando anche della buona usanza di santificare la domenica - mi sono dedicato al recupero et studio organico di un gruppo che, diciamo, si fa notare: i San Culamo.


Ovviamente parto dal - sacrosanto! - presupposto che chi sia capitato per caso a leggere quello che produco su questo blog, non sia, diciamo, particolarmente affezionato al concetto classico di religione, ne' tantomeno fervente devoto della nostra Romana Cattolica Chiesa... ecco, se appunto questo presupposto e' reale ma non conoscete i San Culamo, date una occhiata su wikipedia per saperne qualcosina in piu' e poi magari scaricare del materiale. Interessanti anche i Prophilax, gruppo a loro collegato - da cercare et scaricare i loro ridoppiaggi.

Ancora pero' non ho detto nulla su chi siano questi simpatici artisti, piu' che altro per lasciare il gusto della sorpresa a chi ignorava la loro esistenza... molto in breve, sono semplicemente degli appassionati bestemmiatori et ardenti anticlericali - quando dico bestemmiatori, intendo *davvero* bestemmiatori! Vogliamo ammantare il tutto con un po' di cultura? Si? In effetti mi ero riproposto di parlare in questo blog anche di cose serie, come il veganismo... pero' se volessimo fare un ragionamento completo, il veganismo, come "deviazione" dagli standard sociali attuali, e' una delle tante pratiche non accettate da benpensanti e bigotti vari. Nonche' appunto dalla Madre Chiesa (avrete sicuro letto un sacco di cose, come vari teologi che affermano con leggerezza come gli animali non siano portatori di un'anima, e dunque creati dal Buon Signore solo per l'uso et consumo dell'uomo). Ecco, in questa ottica in cui chiesa, preti e fedeli vari altro non sono che il simulacro della nostra societa' dominata dal pensiero unico - e chi per sua scelta o meno diventa outsider e' ovviamente etichettato nella maniera piu' negativa possibile - qualsiasi sorta di scossa che possa aiutare ad incrinare i muri eretti dai benpensanti, sempre pronti a condannare il diverso sulla base di una normalita' fornita loro come dogma dal Sistema (si, purtroppo quello con la S maiuscola), mi pare il benvenuto. Mh, sono riuscito ad argomentare in maniera quanto meno abbozzato perche' una raccolta di bestemmie e volgarita' assortite contro il clero siano in fondo anche una cosa positiva per gli animali???

Magari quando avro' tempo e voglia mi mettero' a pontificare su questo argomento. Comunque gia' cosi' forse si capisce perche' nel mio contorto cervello satanismo, splatter e veganismo siano abbastanza collegati. Sempre che vi interessasse saperlo :-)

martedì 16 gennaio 2007

Carcass

Gli inglesi Carcass sono molto famosi per molti motivi; fra cui i piu' piacevoli sono certamente la violenza della musica e il raffinato gusto nello scrivere i testi a sfondo splatter-medico. Musicalmente sono partiti dal grindcore piu' estremo, per poi passare piano piano ad una forma di death metal melodico... anzi probabilmente sono stati fra i primi a fare esperimenti di questo genere, con risultati da pietra miliare. Infatti l'album che segnalo e' consiglio e' Heartwork (1994), il quale effettivamente ha poco a che fare con il goregrind degli inizi.


Peccato solo per i testi, non più raffinati come quelli degli esordi. Giusto per rimarcare tale raffinatezza et ricerca stilistica (spinta a tal punto che per tradurre molte lyrics ci vuole un dizionario medico!) riporto una delle tante canzoni del primo Reek of putrefaction (1988):

Maggot Colony
Oozing chyme reeks as your duodenum is hacked
Secreting gastric juices, enzymes melt your faecal tract
Torn major arteries, your corpse with blood is drenched
Your mouth is ripped inside-out as your oesophagus is wrenched

Maggots and grubs bore into the mouldy remains
Masticating lymph, caked blood and cankered decay
Maturating brains play host to the grisly fete
Stuffed anal passage, served on a plate

Purulent torso is a perfect maggots meal
Spilt cerebrospinal fluid is sucked up with zeal
Botulism vitiates the emulsifying bile
Liquidized gall bladder, viscid pus smells vile


Carino, no? Tutti i vecchi testi sono sul genere, davvero suggestivi. Ah, dimenticavo, ovviamente buona parte dei componenti dei Carcass sono (anzi erano, si sono sciolti da un po') vegetariani e vegan - che poi sarebbe il motivo per cui ne sto scrivendo... chissa' se con i loro testi sono riusciti a far capire ad un po' di gente che la carne putrida e' solo per i vermi e non per il nostro stomaco? Boh...

sabato 13 gennaio 2007

Woodland Critter Christmas

Splatter e Satana per fortuna non si trovano solamente nel cinema semi-sconosciuto e nel metal malato, ma in tante altre interessanti occasioni; no, non partiro' dalle solite cose, come Aleister Crowley nelle copertine dei Beatles et similia, ma semplicemente vorrei segnalare qualcosa che mi ha veramente entusiasmato: un episodio di South Park, credo sia il migliore che abbia mai visto... e, appunto, parla di devozione a Satana...

Beh, mettiamola cosi', il mio consiglio e' di cercare su internet l'episodio completo, che si chiama "Woodland Critter Christmas" (cercando qua e la, tutti gli episodi di South Park si trovano abusivamente in rete). Se invece non credete valga la pena seguire la mia indicazione (uomini et donne di poca fede), poco sotto attacco direttamente il pezzo clou dell'episodio. L'antefatto: storia di Natale. Le piccole creature del bosco chiedono aiuto a Stan perche' Lady Porcupiney (la porcospina), rimasta incinta, deve partorire il loro Salvatore. La leonessa della montagna e' l'unica che minaccia di impedire tale nascita; Stan si convince ad aiutare gli animali del bosco andando ad eliminarla. Al suo ritorno, finalmente il Salvatore potra' nascere...



Comunque, l'episodio e' davvero fantastico, pieno di mille chicche, davvero da vedere... sono rimasto a ridere dieci minuti la prima volta che ho visto la sigletta degli animali del bosco, con il coniglio che alla fine invoca "Hail Satan!". Decisamente un must. Se poi state rovistando in rete alla ricerca degli episodi di South Park, tanto che ci siete consiglio di cercare anche "Die Hippy Die", nulla a che vedere con Satana (tranne un delizioso cameo di una canzone degli Slayer...) ma a mio avviso il secondo miglior episodio che abbia mai visto. Buona ricerca.

mercoledì 10 gennaio 2007

Paura nella citta' dei morti viventi


Ieri notte, come premio per essere sopravvissuto alla prima giornata lavorativa dell'anno, mi sono concesso la visione di "Paura nella citta' dei morti viventi" (1980) sempre del Maestro Fulci. Ne valeva la pena. Atmosfere oscure, tenebre, ancora tenebre, sangue e violenza a profusione.

La trama e' incentrata sulla visione di una medium, nella quale vede un prete che si suicida impiccandosi, in una cittadina di nome Dunwitch (di Lovecraftiana memoria), e la sua morte da il via ad una serie di eventi oscuri... cosi', dopo essere morta per il terrore durante la visione e poi risvegliatasi nella tomba (vedere per credere!), l'intrepida visionaria parte insieme ad un giornalista alla volta della cittadina, arrivando proprio quando ormai la situazione e' peggiorata quanto basta: i morti risorgono dalla tomba e vanno in giro a scannare a destra e manca. Direi che gli elementi giusti ci sono tutti no?

A onor del vero, qualche dubbio sullo svolgimento della trama me lo pongo, diciamo che la mia impressione (di persona cinematograficamente ignorante) e' che la storia non sia poi costruita benissimo, ma serva solamente al regista (a mio avviso davvero eccellente in questo lavoro) come collante per un mosaico di finestre aperte sul terrore; riuscendoci veramente bene, grazie anche ad una fotografia ottima. Molte delle sequenze del film rendono davvero bene il termine tenebre, in tutte le sue accezioni, se non anche il termine gotico (la discesa finale nelle catacombe alla ricerca del cadavere del prete suicida e' moooolto evocativa e ben fatta). Quindi, un film non tanto da seguire come si potrebbe seguire un thriller, ma da godersi empaticamente, un'ora e mezza di viaggio fra emozioni oscure e visioni sanguinarie. Ovviamente, citando poi le situazioni propriamente splatter della pellicola: ottime ed abbondanti! Con vette memorabili: la ragazza che muore vomitando tutte le proprie visceri, o l'uccisione del ragazzo ritardato del paese trapanandogli il cranio (e questi sono solo i momenti clou!). Beh, come dicevo, la mia sete di sangue e' stata davvero soddisfatta...

domenica 7 gennaio 2007

Elvira, mistress of the Dark

Grave onta su di voi, se non conoscete Elvira! Comunque, mentre eventualmente recuperate questa grave mancanza, riporto un ad girato per la PeTA che di sicuro vi commuovera', come e' stato per me:



C'e' ancora qualche dubbio sul mangiare carne? E se Elvira dice che flesh-eating is for worms chi ha il coraggio di controbattere? Che donna...

sabato 6 gennaio 2007

Edward Gein

Invece di parlare di horror movies, mi e' venuta voglia di raccontare una storia vera, quella di Edward Gein...

17 novembre 1957. A Plainfield (Wisconsin) è notte fonda quando la polizia entra nella cadente Fattoria Gein. Edward, il proprietario, è sospettato del furto in un ferramenta e della scomparsa della titolare, Berenice Worden. Più di una persona ha dichiarato di averlo visto aggirarsi intorno al ferramenta prima del furto.
La casa è nel disordine più totale, immondizia ovunque, buio pesto. Odore di morte e putrefazione. Lo sceriffo Arthur Schley e il suo vice Buck Buttermansi dirigono, armati di pila, ad ispezionare la legnaia vicina al casolare. Nel buio lo sceriffo sente qualcosa che sfrega dall'alto contro la sua giacca, e i due uomini della legge sollevano lo sguardo all'unisono.
Un corpo è appeso a testa in giù tramite dei ganci fissati nel soffitto. Si fa per dire a testa in giù, in realtà il corpo è decapitato e le interiora sono state eliminate tramite uno squarcio sull'addome. Una scena normalissima per una regione dove si dà la caccia al cervo. Soprattutto in novembre, mese della caccia. Ma il vicesceriffo ha capito tutto..quello che penzola sulle loro teste non è un cervo..Buck si sente male e scappa gridando. Non si avvicinerà mai più a quei luoghi. Berenice Worden invece è stata ritrovata.


Interessante, vero? Vegani e non dovrebbero avere qualche elemento su cui riflettere (una pensatrice americana antispecista, Carol Adams, parlerebbe a tal proposito di "referente assente", ma non eccediamo con la cultura); proseguiamo con qualche parola sulla vita di Gein...

Edward Gein nasce il 27 agosto 1906 a La Crosse (Wisconsin). Secondo figlio di Augusta e George Gein [...] Il loro padre ha una personalità molte debole e subisce gli ordini della moglie. Alcolizzato e disoccupato a vita, è del tutto dipendente da lei (Augusta, infatti, manda avanti la macelleria di famiglia con cui i Gein campano).
[...]
Nel 1944 Henry (il fratello maggiore) muore misteriosamente, mentre i due fratelli combattono contro un incendio nel bosco. Informata proprio da Eddie sulla sparizione del giovane, la polizia ritrova il corpo in una zona non interessata dall'incendio, con la testa spaccata. Il fratello minore non viene nemmeno interrogato perché è considerato troppo stupido e timido per compiere un omicidio, i coroner dichiarano addirittura che Henry è morto per asfissia. Caso archiviato.
Edward Gein è finalmente rimasto solo con sua madre. Ma la gioia del giovane durerà poco, una serie di ictus gli portano via anche la madre nel dicembre 1945, lasciandolo solo al mondo.
La stanza di Augusta viene sigillata, con all'interno tutti gli oggetti da lei utilizzati. Edward diventa un eremita e comincia a fare letture "strambe". I suoi preferiti sono i libri di anatomia, i libri sul nazismo e i periodici di avventura (soprattutto quelli sulle usanze tribali dell'Oceania). Alla fine, lettura dopo lettura, Eddie impara bene l'anatomia umana e diventa un esperto nelle tecniche per rimpicciolire le teste, utilizzate nei Mari del Sud.
L'argomento lo ossessiona talmente tanto che farà vedere le sue teste a qualche bambino..ahimè nessuno crederà mai alle storie dei bambini raccapricciati: "Sono maschere di Halloween" dice Edward ai genitori preoccupati, e tutto finisce lì.
Un altro Hobby molto particolare di Eddie: leggere i necrologi sul giornale locale. Dalle necrologie può venire a sapere quando muore qualche donna. Ricevuta la notizia, si reca al cimitero per studiare il cadavere e per placare le proprie curiosità sulle femmine. In sede di interrogatorio Ed Gein ha più volte giurato di non aver mai avuto rapporti sessuali con i morti (a suo dire perché puzzavano troppo), però provava piacere a strappare pelle e parti dei corpi da quei cadaveri.
Gli psichiatri che studiarono il caso, dissero che amava talmente sua madre che aveva bisogno di profanare le tombe per prelevare pezzi di donne, in modo che gliela ricordassero. Quando sua madre morì, non riuscì a resuscitarla come avrebbe voluto e allora cercò delle sostitute. Ne portò una a casa e la mise a sedere al tavolo della cucina. Secondo fonti non ufficiali creò una vera e propria tavolata di cadaveri. Ad altre invece prelevò solo qualche pezzo.
Nell'inventario della polizia figurano crani, scheletri; ciotole e mobilio fatti con ossa; divani, cestini, abat-jour e tamburi rivestiti di pelle umana; teste rimpicciolite; vagine sotto spirito; ciotole piene di nasi; una poltrona con braccia al posto dei braccioli; una collana e una cintura fatte di capezzoli femminili. In un armadio viene ritrovato ciò che ha ispirato la figura di Buffalo Bill ("Il Silenzio degli Innocenti"): abiti in pelle di donna.
Più che di vestiti di pelle, si trattava di veri e propri involucri: Gein li aveva costruiti scuoiando intere parti di donne, aveva quindi cucito insieme i vari brandelli e vi aveva applicato dei lacci per poter indossare il macabro abito. Possedeva le facce, i torsi, le gambe e addirittura riusciva ad applicarsi i genitali femminili. Egli stesso confessò che, nelle notti di luna piena, andava in giro conciato in quel modo, facendo finta di essere sua madre.


Gein viene accusato per le sparizioni di svariate persone, fra il '46 ed il '57, sebbene lui abbia negato qualsiasi responsabilita', ne' si siano mai ritrovati altri cadaveri:

La polizia gli attribuì almeno 15 omicidi ma "Il Macellaio di Plainfield" inizialmente negò sempre tutto. Dopo diversi giorni di silenzio, Eddie cominciò finalmente a raccontare la sua storia orribile, partendo da come aveva ucciso la Worden e accennando alla sua attività tombarola, tramite la quale si procurava le parti di corpi che erano state trovate in casa sua.
Nonostante l'evidenza, dichiarò che tutti i resti presenti in casa sua provenivano dal cimitero locale e che la sua unica vittima era la Worden. Dopo giorni di interrogatorio estenuante, finalmente ammise anche l'uccisione di Mary Hogan. Riconfermando nuovamente il suo stato di trance durante l'omicidio e giurando che lo sparo era partito per caso. In totale Gein confessò quindi due omicidi e il furto di nove cadaveri.
Curiosità: durante il processo, la sua dichiarazione "non ho mai ucciso un cervo" fece stare male molti dei suoi vicini di casa, ai quali Edward spesso offriva carne di cervo da lui cacciato e cucinato. Evidentemente non era cervo.
Edward Gein ha passato il resto della propria vita (circa 26 anni) in un manicomio criminale, dove è morto nel 1984 di cancro, all'età di 78 anni.


Non credo ci sia altro da aggiungere (per la cronaca, la biografia di Gein e' tratta dal sito occhirossi.it), chi vuole riflettere, rifletta...

giovedì 4 gennaio 2007

Zombi II

A natale, giusto per festeggiare a modo la santa nascita del buon bambinello, mi sono imbottito di film di Fulci, giusto per colmare alcune gravissime lacune cinematografiche. Per cominciare vi segnalo ZOMBI 2 (1979), uno dei primi film pienamente horror del suddetto Maestro. Devo dire, davvero un film da godersi. Non ero piu' abituato ai ritmi lenti dei film di una volta, dato che effettivamente l'inizio risulta abbastanza lento, ma quando poi si entra nel morto, pardon nel vivo, dell'azione, la pellicola e' davvero ottima e coinvolgente, con alcune scene memorabili, come lo zombi che trascina la moglie del dottore fino a conficcarle una scheggia di legno nell'occhio...


Ma, in generale, tutti gli effetti speciali sono ottimi, e anche l'ambientazione molto suggestiva - mentre molti altri film del genere hanno ambientazioni cittadine, Zombi 2 si svolge quasi per intero su un'isola caraibica, riprendendo l'origine dei non-morti legata ai riti vodoo. Anche se alla fine si ritorna alla cosiddetta civilta': ho trovato commovente la scena finale con una orda di zombi che marciano su New York.


Punti negativi? Bah, finito il film mi sono dovuto sorbire l'edizione natalizia del tg1... prima notizia, il discorso del papa. Seconda notizia, come i "nostri" soldati in missione all'estero passano il santo natale. Ecco, tutta la nausea che non ho provato durante il film mi e' salita di colpo di fronte a questi palesi segni di quanto viviamo in una teocrazia monopensiero... che schifo. Molto meglio il sangue e le budella di Fulci.

Ex abrupto

Primo post. Inizio. Non amo gli inizi. Poche parole. Questo sara' uno sfogo di malattia mentale, e poco piu'. Dedicato al veganismo, allo splatter, a Satana, al metal e ad altre poche cose di pessimo gusto. Se avro' tempo, scrivero' recensioni di film e dischi interessanti. Se qualcuno ha qualcosa di intelligente da segnalarmi, scriva; altrimenti, affondi nella sua banalita'. Forse contattero' un paio di amici per fare insieme un blog di recensioni dedicato allo splatter e alla musica estrema. Che Satana protegga le vostre anime corrotte.