venerdì 28 settembre 2007

Event Horizon

Mi sono rivisto - un'altra volta - Event Horizon (in italiano, "Punto di non ritorno"), un film che credo sia abbastanza sconosciuto e di poco successo... eppure a me e' piaciuto davvero molto, lo rivedo sempre volentieri, e ogni volta godo come la prima volta dell'atmosfera che crea...


E' una bella pellicola a cavallo fra l'horror e la fantascienza, basata su una trama forse non troppo originale ma comunque ben sviluppata. Dopo molti anni, riappare dal nulla un vascello spaziale sperimentale; uno sventurato equipaggio esperto in recupero parte per raggiugerlo, insieme allo scienziato che lo aveva progettato... per scoprire man mano una serie di cose sempre piu' inquietanti. La nave spaziale (il cui nome e' appunto Event Horizon) ha infatti un motore basato sulla creazione di un buco nero che le dovrebbe permettere di compiere viaggi da una parte all'altra dell'universo - con poco successo vista la sparizione del vascello dopo il primo viaggio.
In un crescendo di atmosfere molto thrilling l'equipaggio di recupero si rendera' conto di come la nave sia in qualche modo viva e si ribelli al loro tentativo di ritornare verso il pianeta Terra... e sopratutto nel corso del film diventa chiaro dove sia saltata la nave dopo il primo viaggio attraverso il buco nero, ovvero in una dimensione di buio e sofferenza... ovvero l'Inferno. Detto cosi' puo' far sorridere, ma ribadisco: la trama e soprattutto le atmosfere, le scenografie, la fotografia scura ed il crescendo di suspance mi hanno fatto amare molto questo film.

L'Event Horizon e' costruita ottimamente, ed il motore a buco nero e' fatto davvero bene; ed il tocco finale sono gli spezzoni di filmati registrati dalla dimensione degli Inferi... e pensare che alcune scene sono anche state tagliate, dunque immagino che nell'originale director's cut ci sia un briciolo in piu' di scene splatter (prima o poi faro' l'investimento del cofanetto originale). Anche il cast mi pare azzeccato e la recitazione ben riuscita... a partire dal capitano, Laurence Fishburne - il buon vecchio Morpheus di Matrix (in questo caso, con tutti i capelli).


Non so, di sicuro io non sono un esperto e non mi intendo di cinema, pero' non capisco perche' questo film sia rimasto sconosciuto e senza fama. A me pare che chi apprezzi film sul genere di Aliens non possa non trovare molto bella anche questa pellicola, mi sento di paragonarle tranquillamente sia per atmosfera sia per scenografie e fotografia. Unico appunto, mi spiace si getti una luce cosi' negativa sugli Inferi - probabilmente non sono un posto cosi' brutto dove stare...

mercoledì 26 settembre 2007

Monty Python's Life of Brian

Giusto per deviare dai soliti film splatter, mi sono visto qualcosa di tutt'altro genere... veramente sublime, "Brian di Nazareth" (Life of Brian) dei Monty Python - storico gruppo inglese che probabilmente rappresenta l'apice dello humor non-sense.


La cosa che mi ha colpito e fatto riflettere - considerando il periodo di ritorno del fanatismo religioso, in cui papa, pretaglia varia e i cosiddetti teo-dem (bah, c'e' sempre qualche nuovo termine idiota per identificare le solite vecchie idiozie...) mettono bocca su tutti gli aspetti della nostra vita privata, e purtroppo spesso avendo anche una notevole influenza concreta - e' come questo film del 1979 abbia potuto essere prodotto e diffuso tranquillamente... perche' e' davvero dissacrante, e immagino per molti proprio blasfemo. Il bello e' che non e' solo dissacrante nei confronti della religione, ma anche verso certa "sinistra rivoluzionaria" della quale inquadra direi perfettamente vizi e cliche. Infatti il protagonista, Brian, si unisce al fantomatico "Fronte Popolare di Giudea", gruppo rivoluzionario anti-romano in perenne lotta con tutti gli altri gruppi rivoluzionari e che basa la sua azione su lunghi dibattiti cervellotici prima di decidere qualsivoglia cosa... beh, mi sono sentito perfettamente dipinto nelle tante attivita' politiche in cui mi sono imbattuto nella mia vita!

Comunque nel corso del film si illustra, come dicevo, in modo esemplare l'idiozia della religione... Brian diventa infatti un messia per errore, pur dicendo cose senza senso e cercando di allontanare la folla che lo segue - con poche pennellate cinematografiche i Python dipingono esattamente la verita': la gente (mh, "la massa") pur di non pensare con la propria testa e' disposta ad accettare qualunque cavolata pur di affibbiare a qualcuno il ruolo di guida, spirituale o meno, e alienarsi il diritto (dovere?) a scegliere e riflettere in proprio. Ma anche la scena iniziale della lapidazione di un sacrilego (reo di aver pronunciato il nome di Geova) e' una brillante presa per i fondelli dei principii comuni a tutte le religioni...

E per finire, mi sono letterlamente spanciato per la fine; in cui mentre Brian e' in croce, le voci fuori campo degli autori discutono sul da farsi, dato che se il protagonista muore non potrebbero fare il seguito del film... come risposta a varie ipotesi per farlo rivivere nel sequel, arriva l'ultima proposta: "e se lo facessimo morire e poi risorgere dopo tre giorni?" "Naaaa, chi crederebbe ad una storia del genere?"


Credo sia davvero uno dei film piu' geniali, colti e divertenti che abbia mai visto - anzi mi vergogno di non averlo mai visto prima... ma dato che non e' mai troppo tardi, mi allieto di aver rimediato a questa carenza. Ed ora torno agli splatter di poco spessore culturale...

martedì 25 settembre 2007

Ritorno


Nuntio vobis, gaudium non maximum, remeatus sum... ex obscuritate? ex inferis? ex quid?? nescio... sed vobis magni momenti non sit puto...
Ma, tralasciando la cara lingua mortis, volevo solamente riprendere a scrivere su questo blog... di sicuro le sane nottate invernali cariche di buio e nebbia mi faranno apprezzare il restare rintanato nel mio covo, passando la notte davanti al computer. Sempre usando questo strumento non tanto come specchio personale di tutto cio' che e' represso e che risulta piu' facile buttare in rete, in pasto a branchi di sconosciuti, il tutto mediato dall'immaterialita' del mezzo... non ho mai apprezzato molto questo utilizzo di internet, resto fermamente dell'idea che i miei problemi e le mie emozioni siano mie e soltanto mie, e difficilmente troverei utile discuterle con degli estranei. Magari ne approfittero' invece per qualche riflessione piu' o meno politica, piu' o meno legata al veganismo, e comunque piu' o meno inutile. Piu' che altro, volevo riprendere il filo abbandonato, e dedicarmi a cercare - e trovare - stimoli interessanti... musica, film, qualsiasi cosa... mi farebbe sempre piacere che mi arrivassero segnalazioni utili, in fine dei conti mi pare molto piu' utile mirare alla condivisione della conoscenza, in modo da scoprire cose che in altri modi non arriverei mai a vedere. Ad maiora.