venerdì 29 febbraio 2008

Braindead

Peter Jackson e' un genio. Solo adesso mi rendo conto di non aver scritto nulla sull'altro suo gioiello, Bad Taste (fenomenale, sopratutto perche' nella mia modesta opinione e' uno dei migliori film vegani, bisogna vederlo per rendersene conto...) - e me ne accorgo dato che ieri notte mi sono rivisto Braindead (al solito, traduzione italiana a caso ma almeno stavolta un briciolo in tema: Splatters - Gli schizzacervelli).

Rispetto al suo precedente gia' citato Bad Taste (1987), dove splende di luce propria il concept della trama, in Braindead (del 1992, e in mezzo ai due segnalo un'altra perla mai tradotta in italiano, Meet the Feebles) invece la storia e' un poco ridotta all'osso, ma poco conta dato che il senso della pellicola e': carneficina assoluta. E' davvero un film estremo, ma intendiamoci - e' una splendida commedia, riprende magistralmente tutti gli aspetti classici dei b-movies ma dimostrando stile nella realizzazione. Non fa per nulla paura, ma personalmente sono rimasto profondamente affascinato da quanto sangue e annessi viene versato, sparso, spiattellato, diffuso... e potrei andare avanti con i sinonimi a lungo.

E come dicevo, la vena comica non solo e' presente ma ha dei tratti davvero unici. Ci vuole davvero fantasia, o quanto meno coraggio cinematografico, per proporre una scena di combattimento con un prete che si dichiara "ninja di dio" e abbatte zombie a colpi di kung-fu! Insomma, davvero il contributo di Jackson a questo genere di cinema e' stato unico, mi spiace solo che poi sia finito a fare altro - e preferisco non commentare anche perche' essendo io molto retrogrado non ho mai visto Il Signore degli Anelli, preferendo per ora serbarmi la sola memoria del libro...

sabato 9 febbraio 2008

Maniac

Mi sono rigettato sull'horror. Giusto per non perdere il filo. Per continuare l'opera di recupero di pellicole piu' o meno storiche. Oggi mi sono goduto Maniac, del 1980, effetti speciali di Tom Savini. La sua (notevole) mano si vede molto, dato che la pellicola - fondamentalmente un thriller basato sull'introspezione di un maniaco, mentalmente disturbato dal ricordo della madre, e dedito allo scannamento di fanciulle varie per poi far loro lo scalpo e portarselo a casa - in realta' e' anche molto splatter pur contenendo molta suspance e psicologia criminale.

A parte lo svolgimento del film, ben riuscito nei pieni canoni del genere thriller, sebbene forse un po' troppo lento per i miei gusti (o piu' semplicemente non sempre mi torna semplice adattarmi ai ritmi differenti di film con venti o trent'anni sulle spalle) quello che ovviamente mi ha entusiasmato maggiormente e' il lato gore. Infatti il film e' famoso sopratutto per una scena di uccisione con colpo di fucile a canne mozze in pieno volto.

La scena in questione e' effettivamente memorabile. A partire dalla vittima - interpretata dallo stesso Tom Savini! - per arrivare alla ripresa, piena, senza giochi di luce per nascondere nulla: semplicemente, fucilata e testa che salta in aria, brandelli che restano appesi (e secchiellata di sangue in pieno volto alla fidanzata della vittima, seduta accanto a lui). Posso ben credere che abbia, sopratutto all'epoca, suscitato davvero molte critiche.

Comunque, a parte queste note malsane il film e' ben strutturato e avvincente. E alla fine, sempre immagino per l'influsso di Savini, c'e' una piacevole sorpresa molto romeriana, che mi ha lasciato pienamente soddisfatto. Molto bello. Cerchero' qualche altro film del regista, William Lustig, che pare abbia fatto un lavoro di pari livello solo con la serie Maniac Cop.