sabato 10 novembre 2007

Strange Days

Sara' colpa della senilita', o piu' semplicemente della pigrizia - comunque finisce spesso che invece di trovare nuove cose stimolanti da vedere, mi rifugio invece in film gia' visti. Cosi' alla fine mi sono riguardato Strange Days. Niente di male, intendiamoci; infatti il film e' davvero bello, e dunque valeva la pena riprenderlo e goderselo nuovamente. Peccato solo conoscere gia' trama e colpi di scena, ma poco conta dato che il punto di forza stia nelle atmosfere oscure e disperate che crea. In puro stile cyberpunk, di quello piu' realistico e meno fantascientifico. In effetti queste sono davvero le ambientazioni che trovo piu' stimolanti, perche' - come in questo film - mischiano critica all'essere umano (nel disegnare un mondo futuro dominato da violenza ed egoismo portati all'estremo, nulla di troppo lontano dal reale...), tecnologia avanzata ma non irreale, e ambientazioni metropolitan-degradate affascinanti. E infatti dopo queste riflessioni mi sa che rileggero' Neuromancer di William Gibson, per rifarmi un bel viaggio in queste atmosfere.


Ma tornando al film, devo ammettere che molto influisce sul mio giudizio la presenza di Juliette Lewis, che trovo sempre splendida. Lungi da me apparire come un teenager che si fissa su qualche star riempiendosi di poster in cameretta e fotografie nel diario (fortunatamente, non lo facevo neppure quando adoloscente lo ero davvero), pero' per Juliette faro' una piccola eccezione dato che trovo il suo sguardo magnetico e credo abbia un fascino davvero particolare. Peraltro nel film sono molto belle le scene in cui canta (fra l'altro, non in playback), ed infatti al momento credo si stia dedicando anche alla musica. In fondo, il cinema e' fatto per emozionare; e allora, ogni tanto mi concedo anche io di restare affascinato da qualche bella attrice.

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